Due giornate nella Valle d'Aosta 'Into the Wild'

La quota comprende:   La gita è ad accompagnamento gratuito con prenotazione preventiva obbligatoria. (Posti limitati). Non c'è alcun costo per organizzazione, spiegazioni, conduzione, prenotazione, spese della guida, transfert e pernottamento della guida, proiezione e racconto relativo.

Non comprende:   Non sono comprese le spese di carattere personale, i pasti, i transfert, la mezza pensione e il sacco letto se richiesto in rifugio. Il pernottamento al rifugio, cena e colazione sono a carico dei partecipanti per un totale di 60 € + gli extra personali e le bevande oltre all'acqua.

Numero partecipanti:   min 12 massimo 30

Programma:
La guida accoglie i partecipanti al parcheggio della diga di Place Mouin alle ore 11.

Dopo l'accoglienza viene effettuato il check dei materiali secondo programma e mail di conferma spedita al momento della conferma. Alle 11.15 si parte tutti insieme con un ritmo moderato al fine di godere del meraviglioso ambiente.
Il tempo per le foto e per le spiegazioni permette una giornata di vero piacere, in una delle combe, e cioé delle vallate, più ancestrali dell'intera Vallée.

Giunti al rifugio (2005 m) si può pranzare, al sacco o presso la struttura.
Alle 14.00 si parte per la porzione avanzata dell'itinerario: la guida conduce nella parte più profonda della valle, raccontandone natura, geologia, antropologia e tradizione e parlando delle storie non scritte nei libri mediante tradizione orale.

Chi preferisce può rimanere presso il rifugio per rilassarsi in attesa della sera.

Il rientro alla struttura dove si passerà la notte avviene nel pomeriggio: è eventualmente possibile usare le docce calde, comprese nel pernottamento (vedi voce comprende - non comprende), e prepararsi per la cena a seguire. La serata prosegue con una proiezione ambientata in un'antica baita in pietra a semibotte, interamente ristrutturata.
I racconti vanno dal Nepal alla Groenlandia, dal Marocco, al Kilimanjaro, all'Islanda... ovviamente mentre si sorseggia un buon genepy!

La domenica si fa colazione e dopo la piacevole notte ci si prepara per il ritorno:
- chi lo desidera può passare la giornata in vallata o effettuare un'escursione in autonomia
- per gli irriducibili è ancora possibile godere di una bella camminata domenicale nella meravigliosa vallata! Le sorprese non finiscono mai!

Equipaggiamento:
Viene fornita dalla guida una lista sintetica di materiale. Si viaggia con uno zaino leggero con una capienza entro i 25-30 litri.

Indicativamente é necessario un abbigliamento standard da escursione a strati funzionali e nello specifico:
- 2xmagliette traspiranti (1° strato) + 1 cotone
- pile (2° strato)
- piumino 100 gr(3° strato)
- guscio (giacca) anti acqua e neve (4° strato)
- guscio (pantalone) anti acqua e neve
- pantaloni durastretch o shoeller
- 1x borraccia da 1 litro
- barrette
- crema solare e occhiali da sole
- guanti e berretto
- scarponi in goretex da escursione con suola anti scivolo
- bastoncini da camminata
- kit medico personale (cerotti, telo termico… ecc… semplice buona abitudine)
- ciabattine per doccia, asciugamano dry, docciaschiuma
- sacco letto (necessario per dormire al rifugio ed eventualmente acquistabile in struttura)

La guida racconta:
La Valpelline è una tra le aree più selvagge delle Alpi e si separa dalla Valle del Gran San Bernardo all'altezza di Gignod, sviluppandosi fino al Colle Collon che la separa dal Vallese. Ospita montagne leggendarie come la Dent d'Hérens (4171 m), da molti ritenuto l'altro Cervino, o l'iconografico Monte Vélan (3708 m), tra le tante che possiamo citare. Si distende di fronte al Grand Combin, anche se la cima di quest'ultimo è totalmente in Svizzera perché la linea di confine passa a sud della vetta.

Ha una storia ricchissima, sia antica, sia recente, e ospita ancora oggi malgari, rifugisti, guide, artisti e avventurieri che qui trovano riparo in un mondo ancora libero dall'urbanizzazione contemporanea. Non a caso è stato creato persino un hashtag #wildvalpelline
Qui non esistono impianti, non si può fare elisky, e oltre la famosa diga di Place Moulin, non ci sono strade pubblicamente percorribili. Si trova invece un mondo naturale e libero, una grande biodiversità, stupefacenti narrazioni di imprese alpinistiche e magiche sorprese quali la presenza di alpeggi sotterranei e cascate che sfidano la gravità.

Il lago che ne percorre la valle principale è di un colore turchese che ha dell'incredibile grazie al materiale inorganico in sospensione che taglia una parte delle frequenze dello spettro luminoso. La sua bellezza ha attirato fotografi da tutto il mondo dalla primavera inoltrata all'estate, comparendo sulle copertine di innumerevoli pubblicazioni. In questa fase dell'anno inizia il suo risveglio, un'immagine che molto pochi conoscono.