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Geological Tours

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Un amico alla Marathon des Sables
 

autore:    Marco Montecroci [03-04-2013]

Deserto del Marocco, 2013, il 6 aprile ha il via l'edizione n. 28 della famigerata "maratona del deserto". Per francesi, spagnoli e marocchini è un "must" di rilievo internazionale, mentre in Italia è ancora poco nominata ma assolutamente conosciuta e ambita dai runner più preparati. Noi di Kailas la seguiamo da un pò di anni in quanto i suoi tracciati, ogni anno differenti e tenuti segreti fino all'inizio della gara, sono ottimi spunti per percorsi di trekking effettuabili anche da "gente normale" camminando a ritmipiù blandi. Inoltre sin dai primi anni in cui lavoravamo "a spasso per deserti" in questa regione, abbiamo sempre toccato con i nostri campi, a volte anche per caso, alcuni luoghi remoti e silenziosi percorsi da edizioni passate della famosa corsa e poi tornati all'usuale silenzio. Quest'anno Kailas ha deciso di sostenere un atleta italiano, Cesare Sciarra, che quasi per caso è diventato un amico e che si è meticolosamente preparato per affrontare questa temibile "Marathon des Sables". Assieme a Cesare scopriamo alcune delle caratteristiche di questa competizione: innanzitutto si scopre subito che non si tratta di una singola gara di 42 km (la classica maratona) ma si tratta di un vero e proprio trekking di 6 tappe (in 7 giorni) che gli atleti più preparati percorrono integralmente di corsa, mentre altri alternano corsa a camminata. La caratteristrica più particolare è che ogni partecipante effettuerà il percorso in totale autonomia di viveri e attrezzature necessarie (tranne l'acqua) che dovrà avere con se durante le sette giornate della gara portandole indosso con zainetto e marsupio. Una volta raggiunto il campo notturno, ognuno verrà rifornito solamente di acqua (ben 12 litri al giorno !) mentre avrà con se viveri, saccoapelo, illuminazione, kit medicale, kit cucina (se lo ritiene necessario). Chi necessiterà dell'intervento di esterni, avrà a disposizione viveri ed altro in cambio di punti di penalità. Ogni dettaglio deve quindi essere studiato nei minimi particolari, dalla distribuzione del peso da portare ai contenitori per l'acqua che non si consuma al campo, dalle scarpe con ghette anti sabbia agli occhiali da sole con speciali protezioni per la sabbia in caso di vento, dal sacco a pelo ultraleggero alla bussola (i partecipanti possono perdersi ...) o all'illuminazione frontale (una tappa è prevista così lunga che possa continuare al buio).

Prima della partenza ogni partecipante viene controllato affinchè abbia con se l'indispensabile previsto obbligatorio (viene persino calcolato un quantitativo di calorie minimo quotidiano che è obbligatorio avere con se): Cesare porterà con se 18.000 calorie in totale, sotto forma di buste liofilizzate, barrette, reintegratori salini, gel maltodestrine, fermenti lattici e proteine. Un saccoapelo ultraleggero, speciali occhiali da sabbia forniti dalla Okley, ghette, torcia frontale superleggera in alluminio, fischietto, pompa antiveleno, coltello e coperta termica di sopravvivenza: il tutto è contenuto in uno zainetto e in un marsupio frontale per bilanciare i pesi.
Le 6 tappe di cui il tracciato 2013 è ancora segreto, saranno suddivise in questo modo: 1° giorno 30 km, 2° giorno 33 km, 3° giorno 38 km, 4° giorno 82 km con riposo fino allo scadere del 5° giorno. Poi il 6° giorno una maratona completa, 42 km e per finire il 7° giorno una veloce di 20 km. Cosa possiamo dire ??? IN BOCCA AL LUPO CESARE !!! ... LA MAGIA DEL "NOSTRO DESERTO" SARA' CON TE.