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La guida racconta
La Dancalia ha ottenuto una grande richiesta turistica grazie alle magnifiche immagini dei suoi fenomeni geologici, in particolare il lago di lava del vulcano Erta Ale e le sorgenti termali di Dallol, entrambe situate nel cuore della depressione Danakil, mediamente a 150 metri sotto il livello del mare. In realtà la regione Afar (così ci piace chiamare la Dancalia, con il nome del suo popolo) è un territorio molto più vasto rispetto all'area posta sotto il livello del mare. Per quasi 200 chilometri il fiume Awash la attraversa e prima di concludere il suo percorso disperdendosi tra le sabbie del deserto e le lave, è capace di dar vita a rigogliose oasi, che il popolo Afar ha saputo trasformare in luoghi spettacolari, ricchi di aree coltivate, villaggi e centri di mercato. Uno fra tutti è il mercato settimanale di Asaita, cuore pulsante di una di queste oasi.

Dal punto di vista geologico, l'allineamento di vulcani attivi rappresenta la "cicatrice" della Rift Valley africana, nel suo punto più giovane e più attivo. Il magma percorre poca strada dal mantello alle aree di eruzione e questo permette colate molto fluide, con formazione di vulcani a scudo e temporanei laghi di lava. Il calore di questi magmi si fa sentire anche in altri punti, dove non vediamo il vulcano ma troviamo interessanti sorgenti termali (il viaggio Kailas vi porterà in quelle di. Alalobed, Afdera e Dallol). A Dallol il termalismo interagisce con le formazioni di sale della piana del lago Assale (dove osserviamo anche le carovane e le primordiali miniere) e dà vita a fenomeni multicolori unici al mondo.

Nelle foto della Dancalia delle Guide Kailas troverete spesso l'anno in cui sono state scattate, questo è molto interessante perchè essendo una terra in continua evoluzione, ogni fenomeno naturale, così come la vita e la presenza Afar nelle differenti aree, sono in continua evoluzione e ogni anno le troviamo differenti.

Una curiosità, riguardo le tre foto dei minatori del sale con gli occhiali: questa gente lavora sotto il sole abbacinante e con il riflesso bianco della piana del sale, la polvere e il vento si ammalano spesso di gravi forme di congiuntivite, pertanto sono sempre ben accetti gli occhiali regalati dai nostri viaggiatori. Questi sono alcuni dei simpatici scatti fatti dopo aver regalato un sacchetto di occhiali anni 60 donati da una viaggiatrice.
Reportage di Viaggio di Marco Montecroci