G1 Volo Milano – Kathmandu, il centro del mondo alpinistico
Partenza con volo dall'Italia e notte in aereo.
G2 Visita libera di Kathmandu nel leggendario quartiere degli esploratori
Le guide del nostro staff accolgono i compagni di viaggio, generalmente di mattina, e li accompagnano nello storico quartiere di Thamel, in cui alloggiano i più grandi alpinisti in partenza per gli 8000 e gli esploratori. Siamo pronti per ambientarci nella capitale nepalese che si trova in un'ampia vallata a 1340 m. A seconda del volo aereo è già possibile dirigerci verso la Durbar Square, attraversando la più autentica Kathmandù dei bazar Indra Chowk e Ason Chowk. Effettuiamo inoltre un briefing completo: la guida presenta il suo staff nativo e valuta con un ultimo check l'attrezzatura del gruppo e illustra il programma. Questa giornata può variare a seconda del programma dei voli aerei e delle condizioni nei cieli di Lukla o delle strade nepalesi. Di norma la giornata è dedicata al riposo e al relax. Pernottamento in hotel. BB
G3 Inizia il viaggio verso la regione dell'Everest
Ci svegliamo presto e partiamo in stile montagna, intorno alle 2 di mattina, per dirigerci per tempo all'aeroporto di Manthali a Ramechhap a 130 km dalla capitale, con il nostro transfert di circa 3-4 ore. Le guide ci accompagnano e si occupano di ogni particolare. Potremo prendere il leggendario volo per Lukla (2840 m), che dura circa 20 minuti. Dopo essere atterrati incontriamo il resto dello staff. Con tutta calma si parte per la prima tappa del trekking che attraversa un territorio bellissimo nella foresta: arriviamo nel pomeriggio a Chutang, a 3550 m, e ci sistemiamo in un lodge caratteristico di questo agglomerato storico. FB
G4 Verso l'Himalaya e Thuli Kharka (4200 m)
Anche se siamo affascinati dall'incantevole Chutang, il nostro cammino deve continuare: oggi diamo un primo grande stimolo al nostro programma di acclimatazione a dente di sega. Proseguiamo sul sentiero che s'inerpica sino al Chatra La Pass (4600 m), da cui si gode una vista intensa che ci cala completamente in questo ambiente. Lo scenario spazia sul pettine delle montagne, dal Kongde (6187 m), al Numbur Himal (6958 m), sino al Karyolung Peak (6511 m).
Il nostro percorso inizia a perdere quota e in circa 2 ore si raggiunge Thuli Kharka, procedendo un passo dopo l'altro attraverso i vasti pascoli degli yak dell'Himalaya, in un teatro caratteristico e affascinante. Pernottamento in lodge caratteristico. FB
G5 Trekking di acclimatazione sino a Khote (3580 m)
Dopo i primi giorni oramai ci sentiamo come veri esploratori himalayani, al centro di questa magica avventura. La guida locale segue la programmazione Kailas e si occupa del nostro benessere e acclimatamento: per oggi proseguiamo nel perdere quota, calcolando i giusti tempi di reazione al percorso, imparando l'uso della respirazione d'alta quota. Il trekking comprende una discesa iniziale e poi molteplici cambi di pendenza che ci permettono di entrare nella celebre Valle Hinku, pittoresca, con una splendida vista sul Mera Peak. Il nostro obiettivo non è lontano, mentre immaginiamo cosa ci aspetta. Proseguiamo ancora in discesa attraverso un ambiente montuoso sino a rintracciare il letto del fiume Hinku. Proseguiamo sino al villaggio di Kothe, il vero crocevia tra i percorsi di Lukla e i trekking del Mera. Pernottamento nel lodge caratteristico. FB
G6 Un passo dopo l'altro di fronte al Mera Peak sino a Thangnag (4200 m)
Il percorso inizia limitrofo al letto del fiume Hinku e prosegue verso Gondishung, un piccolo insediamento sulla strada per il Mera Peak, dove generalmente si pranza a 4180 m. La tradizione vuole un momento di raccoglimento nei pressi del Gompa buddista, il tempio che si incontra lungo il cammino, un buon auspicio per il successo dell'ascensione. Il tratto finale della giornata è relativamente facile: si procede su una sterrata che conduce a Thangnag, insediamento utilizzato per la transumanza degli yak. Pernottamento in lodge caratteristico. FB
G7 Nel cuore dell'Himalaya sino a Khare (5100 m)
Questa è una giornata importante: a una settimana dalla partenza, finalmente superiamo la quota 5000, emozione per molti e vero battesimo per alcuni. La guida conduce con passo lento e costante, "bistari bistari", piano piano, dando il tempo al corpo di abituarsi. Viene controllata la saturazione, l'idratazione, la dieta, il riposo, elementi fondamentali per salute e probabilità di successo. Il sentiero è inizialmente ripido e accidentato, supera morene e conduce al Dig glacier e abbandona i vicini pascoli omonimi. Dopo aver attraversato la vallata ci separa solo un colle per giungere a Khare, che si trova proprio al termine del tratto. Come sempre la fatica è ripagata non solo dalla soddisfazione, ma anche dalla vista. Oltre al massiccio del Mera Peak su cui ci troviamo, vediamo stagliati di fronte a noi il Charpate Himal o Kyashar Peak o Picco 43 (6769 m) e altri giganti himalayani. Pernottamento in lodge caratteristico. FB
G8 Giornata di acclimatazione e ritorno a Khare (5000 m)
Oggi ci occupiamo dell'acclimatazione del gruppo, con una giornata di esercizi specifici di preparazione. Dopo la colazione raggiungiamo le pendici del ghiacciaio, salendo una ripida cresta che seguiamo fino al passo Mera La. Generalmente, se le condizioni lo permettono, è in questo punto che ci dedichiamo all'affinamento delle tecniche di salita. Usiamo piccozza, ramponi, corde e imbraghi e uniformiamo le conoscenze del team: affrontiamo anche la descrizione e la preparazione specifica del percorso di salita alla cima.
Il resto della giornata è dedicato al relax a Khare, un posto fantastico dove prendersi tempo per sé e scattare foto impareggiabili. Questa sezione himalayana si chiama Mahalangur: si estende a est dal passo Nangpa La tra Rolwaling Himal e Cho Oyu, fino al fiume Arun. Ci troviamo nell'area che comprende Everest, Pumori, Lhotse... ricordi materializzati indelebili nel regno degli 8000. Pernottamento in lodge caratteristico. FB
G9 Salita al passo alto e rientro al Campo Base (5350 m)
Il viaggio entra nella sua porzione più incredibile ed emozionante. Risaliamo nuovamente la valle sino alla bocca del ghiacciaio, dove ci prepariamo con l'attrezzatura. Saliamo prima al Mera La a 5410 m e poi scendiamo al campo base del Mera Peak a 5350 m, per sistemarci per una buona notte di sonno ristoratore. Questa porzione di itinerario può variare a seconda delle condizioni del gruppo, del clima, del meteo, del ghiacciaio. Tra le opzioni vi è quella di salire direttamente al Campo Alto, guadagnando un giorno jolly. Pernottamento in campo tendato. FB
G10 Verso la porta del cielo, dal Campo Base al Campo Alto (5800 m)
Questo è il giorno di svolta: lasciamo le tende alla volta del cielo. Il ripido sentiero roccioso ci condurrà a destinazione a 5800 metri, attraverso il passo Mera La. Oltre il colle il percorso gira a sinistra, verso sud, e segue facili pendii di neve. Dopo un breve tratto si arriva a una zona in cui sono presenti alcuni crepacci; in buone condizioni si possono aggirare molto facilmente, ma non sono comunque mai da sottovalutare, e osservare il loro profondo e oscuro abisso è sempre impressionante. Si procede nuovamente su facili nevai che conducono senza difficoltà al campo. La vista spazia sui grandi 8000 sino al Makalu, dal Nuptse alle pareti del Lhotse. E' possibile osservare l'itinerario che ci condurrà verso la vetta, ma il tramonto incredibile potrebbe distrarci da qualsiasi altro pensiero. Pernottamento in campo tendato. FB
G11 SUMMIT DAY: la vetta del leggendario Mera Peak (6476 m)
Questo è il nostro giorno di gloria: ci svegliamo presto e veniamo riscaldati dal classico tè bollente degli alpinisti. Il percorso che ci attende è relativamente semplice, mentre risaliamo il ghiacciaio Mera e impostiamo il ritmo lento e costante che ci ha caratterizzato fin dalle prime battute, per giungere freschi e acclimatati a questo momento. Per l'alba dovremo attendere alcune ore, momento in cui le grandi vette saranno illuminate da colori infuocati semplicemente straordinari. Proseguiamo in cammino sino a giungere alle pendici dell'ultimo tratto più ripido, che il nostro staff potrebbe dove attrezzare con corde fisse, in caso di necessità. Ci siamo preparati per mesi ed eccoci finalmente al cospetto della cima a cui chiediamo il passo con umiltà. Giunti in vetta godiamo di un panorama realmente a 360° che spazia dal Baruntse (7129 m) all'Haling (7319 m) e NauLekh (6360 m) al Makalu (8485 m). Abbiamo di fronte i leggendari ottomila, dal Lhotse (8516 m) al Cho Oyu (8188 m), e a cime leggendarie come l'Ama Dablam (6856 m) e il vicino Nuptse (7861 m). Sono davvero troppe le montagne che potremmo descrivere e che si distendono di fronte alla vista. Dopo le fotografie di rito iniziamo a scendere il lungo l'itinerario che ci condurrà sino a Khare (5100 m), dove ci godremo il meritato riposo e una cena calda e gustosa. Pernottamento in lodge caratteristico. FB
G12 Il trekking di rientro attraverso la foresta verso Khote (3580 m)
Il ritorno è spensierato e ci permette di recuperare le forze, pian piano, anche se il trekking non è finito. Da Khare raggiungiamo Thangnag (4360 m) per poi proseguire un tracciato prevalentemente in discesa. Lasceremo le alte quote per entrare nuovamente nella fitta foresta subtropicale, caratterizzata da rododendri, querce, pini e betulle. Proseguiamo sino a Khote (3690 m); pernottamento in lodge caratteristico. FB
G13 Ritorno tra panorami meravigliosi, sino a Thuli Kharka (4200 m)
Il percorso continua con qualche oretta di sentiero attraverso la lussureggiante foresta sul lato occidentale della valle di Hinku fino a Thuli Kharka. Il trekking conduce attraverso la foresta di rododendri rossi, lontano dai sentieri battuti dell'Himalaya nepalese. L'ambiente è magnifico in vista dei vari picchi del massiccio del Mera, ma il l'itinerario non scontato perché per ritornare dobbiamo ancora guadagnare quota. Pernottamento in lodge caratteristico. FB
G14 Ultimo giorno di trekking sino a Lukla (2840 m)
Questa è la nostra ultima tappa: ritorniamo al punto di partenza iniziando con due ore di ripida salita da Thuli Kharka oltre il passo di Zatrwa La, a 4600 m, da cui possiamo osservare la natura selvaggia della valle di Hinku e la silhouette della leggendaria vetta che abbiamo appena salito. Il percorso s'inoltra nuovamente nella foresta, oltrepassando anche alcuni tra i campi agricoli della valle di Dudh Koshi. Dopo più di una settimana nel remoto Himalaya, Lukla ci appare come un piacevole luogo vivace in cui scoprire il vero volto delle persone. Pernottamento in lodge caratteristico. BB
G15 Volo da Lukla/Manthali, trasferimento a Bhaktapur (1401 m)
Ci svegliamo a Lukla, ancora increduli e, dopo colazione, partiamo per il breve volo che ci conduce a Manthali. Il nostro transfert privato ci aspetta per condurci con un viaggio di 3-4 ore in un comodo van nell'antico regno di Bhaktapur, oggi uno stupendo agglomerato caratterizzato da architettura heritage originale. La guida Kailas ci conduce nella visita della città Newari raccontandoci la storia della dinastia Malla e del Nepal e l'antropologia religiosa del luogo, patrimonio mondiale dell'UNESCO per la sua ricca cultura, i templi e le opere d'arte in legno, metallo e pietra. Pernottamento in hotel. BB
G16 Giornata Jolly
Questa giornata è utile per eventuali voli cancellati da Lukla. In caso non ci siano ritardi di sorta, utilizziamo la giornata per un tour aggiuntivo nei luoghi più importanti dell'area di Kathmandu: Pashupatinath, Boudhanath, Swayambhunath. Pernottamento in hotel. BB
G17 Rientro in Italia
Trasferimento in aeroporto 3 ore prima del volo internazionale.
SE HAI PIU' GIORNI:
Per questo viaggio sono previste diverse estensioni su richiesta, anche cumulabili fra loro:
1) Chi lo desidera può richiedere l'estensione al viaggio: "I tre regni di Kathmandu". (Vivamente consigliato). Il magnifico programma in 3 giorni approfondisce la visita di Kathmandu, Bakhtapur e Patan, che furono la culla culturale, artistica ed economica dell'epoca Malla e che influenzarono l'intero Nepal nei secoli sino al giorno d'oggi. Ci spostiamo a piedi nei centri storici osservando l'artigianato e le antiche tradizioni della lavorazione della creta, del legno, della carta. Scopriamo i luoghi che sono stati set per film come Piccolo Budda di Bernardo Bertolucci o le 8 montagne. Osserviamo le sculture e i templi induisti e buddisti, il sincretismo e le tradizioni ancestrali, dalla cremazione ai mantra, dalle accademie artistiche dei tanka ai mandala.
2) Chi lo desidera può richiedere l'estensione: "Chitwan, lo spirito della jungla". (Vivamente consigliato). Questo programma permette di approfondire la conoscenza di uno dei più importanti parchi del Nepal in cui scoprire il regno dei rinoceronti, dopo una traversata in canoa, a piedi seguendone le tracce e in safari. Fanno parte della visita la fruizione delle fattorie di coccodrilli, per la conservazione della specie, e la cura degli elefanti che andremo a lavare nel fiume. Scopriamo inoltre la vita locale nella particolare coesistenza della tecnologia nelle capanne.
3) E' possibile richiedere una consulenza con una serie di escursioni training in Italia operate dalle guide Kailas dell'Extreme Team, come preparazione preventiva al viaggio.
4) E' anche possibile concordare una consulenza con il medico di montagna che lavora in collaborazione con Kailas, anch'essa in Italia prima di partire, per ottimizzare la preparazione.
SUPPLEMENTO SINGOLA:
180 €. Disponibile solo a Kathmandu. Si applica a chi ne fa richiesta oppure qualora non ci fosse la possibilità di condividere la stanza con un altro/a partecipante alla chiusura delle iscrizioni.
TRASPORTI: Sono previsti aerei con volo interno e jeep, da adattare alla situazione a seconda delle condizioni atmosferiche presso Lukla e in considerazione della sicurezza delle strade
DOCUMENTI: Passaporto con 6 mesi di validità minimo
IMPORTANTE: Questo viaggio per la prima parte richiede capacità trekking e un buon allenamento che consenta agli appassionati di svolgere un percorso con tappe di cammino per molti giorni consecutivi. Nella parte centrale del viaggio l'itinerario presenta difficoltà alpinistiche intese nella progressione su ghiacciaio e un'esperienza alpina per affrontare le zone selvagge nelle vallate dell'Everest ad alta quota. Necessaria preparazione alpinistica (PD) e adattamento ai campi in alta quota. Due brevi tratti in corda fissa e altri con progressione "in conserva". Si richiede capacità di adattamento ai climi naturali di montagna e alle condizioni ipoteticamente "spartane" che si possono trovare durante il percorso.
CLIMA: Il clima in Nepal è tropicale-monsonico, con due stagioni principali: la stagione delle piogge (da giugno a fine settembre) e la stagione secca nei restanti mesi. È possibile effettuare il trekking assecondando i periodi migliori e le caratteristiche geomorfologiche del territorio.