Nella punta più remota dell'Islanda, la riserva naturale degli Hornstrandir, c'è ancora la possibilità di vivere un'esperienza di immersione nella natura selvaggia del Grande Nord.
Già raggiungere questo luogo, un volo attraverso l'Atlantico fino a Reykjavik, un volo locale verso il villaggio di Isafjordur e una traversata in barca nel profondo di un fiordo senza molo né infrastrutture, ti proietta in una dimensione ancestrale ed esplorativa.
Per una settimana percorriamo l'ambiente della tundra, seguendo esili tracce di sentiero che percorrono il filo delle più alte scogliere dell'isola, o lunghe spiagge sabbiose dove si arenano poderosi tronchi provenienti dai fiumi siberiani, o gli alti crinali deserti senza alcuna traccia antropica.
Straordinario l'incontro con la fauna unica di queste terre: una volpe artica che si avvicina al campo per rubare del cibo, una foca che compare dalle onde, colonie di uccelli marini che nidificano tra gli anfratti delle rocce vulcaniche.
Per una settimana si vive secondo i ritmi cadenzati della camminata, della preparazione del campo, della chiara notte artica che proietta le singole giornate in un'unico grande momento di esperienza del Nord estremo.
